Stiamo vivendo un'epoca senza precedenti per quanto riguarda il progressivo e accelerato deterioramento di quella che chiamiamo "salute mentale" della popolazione. La situazione è particolarmente allarmante se si considerano i giovani.
I dati attuali sul disagio emotivo e il progressivo peggioramento della situazione sono di per sé allarmanti, ma la risposta ai problemi di salute mentale nel nostro ambiente lo è ancora di più. Dall'istituzione psichiatrica, la prospettiva egemonica che prevale nell'approccio a questi problemi è il riduzionismo biologico, secondo cui ciò che non funziona, ciò che deve essere risolto, non è l'ambiente o le condizioni di vita della persona che soffre, ma il suo cervello, i suoi neurotrasmettitori. Così, poiché il problema è visto come biochimico piuttosto che psicosociale, la risposta si riduce alla medicalizzazione della vita.
Forse, invece di "salute mentale" dovremmo iniziare a parlare di benessere (o disagio) psicosociale, per ampliare la nostra visione delle condizioni materiali e sociali dell'esistenza che sono fonte di sofferenza.
Piuttosto che pensare a un'epidemia di cervelli difettosi, forse dovremmo iniziare a pensare che il progetto neoliberale sia incompatibile con il benessere emotivo della popolazione, almeno della classe lavoratrice. Se sono soprattutto i giovani a subire le conseguenze di questa situazione, è sia per le difficoltà materiali che i giovani devono affrontare, sia per la loro progressiva espulsione da un progetto di vita.
Una Rendita di Base Universale significherebbe la possibilità di abbandonare definitivamente l'attuale approccio egemonico delle scienze "Psi" da cui i problemi psicosociali sono (mal)interpretati a partire da un riduzionismo biomedico che colpevolizza e stigmatizza, individualizza e depoliticizza, che ci sta trascinando verso una crescita esponenziale della cronicizzazione del disagio emotivo. Mettere al centro le condizioni materiali dell'esistenza è l'unico modo per promuovere un cambio di paradigma nella salute mentale.
- Hernán María Sampietro, psicologo sociale
https://catalunyaplural.cat/es/renta-basica-universal-una-solucion-a-la-espiral-de-psicopatologizacion-medicalizacion-y-cronificacion-del-malestares/
#UBI #UniversalBasicIncome #RedditoDiBaseUniversale #reddito
schizo 🇵🇸 🇺🇦 🏳🌈 🌿
npub17vc…rv8n
2024-06-05 11:45:28
Author Public Key
npub17vc5guxz87c8jl3858ym26dhdcxrj447hxuahahlwgcg6x3wsufq5mrv8nPublished at
2024-06-05 11:45:28Event JSON
{
"id": "7e14755d340e68bec94484a32b6e1b6348bb9df04db61aca122409afdc6c1325",
"pubkey": "f3314470c23fb0797e27a1c9b569b76e0c3956beb9b9dbf6ff72308d1a2e8712",
"created_at": 1717580728,
"kind": 1,
"tags": [
[
"t",
"UBI"
],
[
"t",
"ubi"
],
[
"t",
"UniversalBasicIncome"
],
[
"t",
"universalbasicincome"
],
[
"t",
"RedditoDiBaseUniversale"
],
[
"t",
"redditodibaseuniversale"
],
[
"t",
"reddito"
],
[
"r",
"https://catalunyaplural.cat/es/renta-basica-universal-una-solucion-a-la-espiral-de-psicopatologizacion-medicalizacion-y-cronificacion-del-malestares/"
]
],
"content": "Stiamo vivendo un'epoca senza precedenti per quanto riguarda il progressivo e accelerato deterioramento di quella che chiamiamo \"salute mentale\" della popolazione. La situazione è particolarmente allarmante se si considerano i giovani.\n\nI dati attuali sul disagio emotivo e il progressivo peggioramento della situazione sono di per sé allarmanti, ma la risposta ai problemi di salute mentale nel nostro ambiente lo è ancora di più. Dall'istituzione psichiatrica, la prospettiva egemonica che prevale nell'approccio a questi problemi è il riduzionismo biologico, secondo cui ciò che non funziona, ciò che deve essere risolto, non è l'ambiente o le condizioni di vita della persona che soffre, ma il suo cervello, i suoi neurotrasmettitori. Così, poiché il problema è visto come biochimico piuttosto che psicosociale, la risposta si riduce alla medicalizzazione della vita. \n\nForse, invece di \"salute mentale\" dovremmo iniziare a parlare di benessere (o disagio) psicosociale, per ampliare la nostra visione delle condizioni materiali e sociali dell'esistenza che sono fonte di sofferenza. \n\nPiuttosto che pensare a un'epidemia di cervelli difettosi, forse dovremmo iniziare a pensare che il progetto neoliberale sia incompatibile con il benessere emotivo della popolazione, almeno della classe lavoratrice. Se sono soprattutto i giovani a subire le conseguenze di questa situazione, è sia per le difficoltà materiali che i giovani devono affrontare, sia per la loro progressiva espulsione da un progetto di vita. \n\nUna Rendita di Base Universale significherebbe la possibilità di abbandonare definitivamente l'attuale approccio egemonico delle scienze \"Psi\" da cui i problemi psicosociali sono (mal)interpretati a partire da un riduzionismo biomedico che colpevolizza e stigmatizza, individualizza e depoliticizza, che ci sta trascinando verso una crescita esponenziale della cronicizzazione del disagio emotivo. Mettere al centro le condizioni materiali dell'esistenza è l'unico modo per promuovere un cambio di paradigma nella salute mentale.\n\n- Hernán María Sampietro, psicologo sociale\n\nhttps://catalunyaplural.cat/es/renta-basica-universal-una-solucion-a-la-espiral-de-psicopatologizacion-medicalizacion-y-cronificacion-del-malestares/\n\n#UBI #UniversalBasicIncome #RedditoDiBaseUniversale #reddito",
"sig": "4e9df9f70ca290c7184da95e8f3690b63bf4f23d5c35fd596c3b7edfa42c99dd588256f4bd545e0f7d365abb409c3897502bd109af231e8f133279e3b1bf7016"
}